LUCIO.
Roma – Risale al 1982 l’ultima apparizione ufficiale in pubblico di Lucio Battisti. Non avvenne in Italia bensì in Svizzera: il cantautore, che già dal 1978, dopo “Una donna per amico“, aveva deciso di non rilasciare più interviste, venne convinto da amici londinesi ad esibirsi per una trasmissione ripresa dalla tv svizzera tedesca. Lucio, vestito con larghi pantaloni bianchi, camicione a righe e capelli lunghi, cantò “Amore mio di provincia“ e “Una giornata uggiosa“. Da quel momento, più nulla o quasi. Perché Lucio, in qualche modo, si é fatto vedere e non solo con i suoi dischi.
In occasione dell’uscita di un album di Adriano Pappalardo, sempre nel 1982, Battisti, che aveva prodotto il disco, firmò un comunicato stampa in cui spiegava, prendendosi gioco dei giornalisti, le ragioni della collaborazione: “Ci siamo incontrati dopo tanti anni per caso al mercato rionale di Ponte Milvio. Lui aveva delle patate, io dei pomodori pugliesi – raccontava Battisti -. Ci siamo detti: perché non ci facciamo delle belle patate alla pizzaiola ? E così e’ nato il long playing“.
Nel 1984, poi, ad incontrare Battisti fu Lucio Dalla: un incontro al ristorante, con tanto di proposta di Dalla di collaborare per un nuovo disco. “Lui ascoltava senza darmi importanza –raccontò Dalla– Poi finì di mangiare, si pulì la bocca e disse che non si poteva fare, che si sentiva molto cambiato e che si stava muovendo in tutt’ altra ricerca musicale“.
Qui l’altro Lucio, in puro stile “Battistiano”.